#02 Il Detective indaga... i Bootleg [3/4]

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    Fino ad ora abbiamo parlato di hardware, aziende e software house dell'epoca (alcune di queste sono ancora oggi in attività) ma c'è un argomento che non è stato ancora affrontato: i giochi. Come avrete letto, per pubblicare giochi sul NES era necessario pagare una tassa imposta da Nintendo, molti sviluppatori cercarono di raggirarla con risultati diversi. Nell'Europa dell'est moltissimi giochi venivano rivenduti come copie pirata o come compilation di giochi.

    Alcune di queste cartucce avevano come sottofondo musicale Unchained Melody dei Righteous Brothers
    Queste versioni pirata erano realizzate da software house asiatiche che non disponevano di nessuna licenza da parte di Nintendo, SEGA o chicchesia. Non ci limitiamo comunque solo alle copie pirata, ma anche a veri giochi homebrew, cioè fatti in casa.
    Spesso non lo si tiene in considerazione, ma vorrei fare notare come questi sviluppatori fossero riusciti nell'impresa di riadattare per una console 8 bit, giochi come Donkey Kong Country, Sonic the Hedgehog o Street Fighter. In certi casi si parla proprio di ricreare un gioco da zero, e sapete una cosa? È un vero peccato che questi sviluppatori non abbiano mai avuto l'occasione di essere "seguiti" da qualcuno. Ok, intendiamoci, non è che abbiano fatto chissà quali capolavori, ma alcuni di questi giochi sono comunque tutto sommato sorprendenti per i limiti della macchina ospite.

    La serie di Super Mario Bros. fu insieme a Pokémon e Sonic una delle più presenti in questi homebrew; in certi casi parliamo di giochi completamente slegati dal filone principale, e in altri casi di semplici tentativi di porting o di hack rom. A proposito di hack rom, c'è pure dell'altro, ma ne parleremo per bene dopo. Non era improbabile trovare giochi di Mario o di Donkey Kong in cartucce con più giochi inclusi per via del loro basso peso nella memoria interna. O come nel caso del Dendy, vere e proprie cartucce con artwork modificati e testi alterati in modo di non incappare in problemi di copyright. Visto questi giochi venivano "realizzati" in Cina era solito modificare il nome di Mario in "Mari" o "Mali", in altri casi ancora il nome veniva mantenuto così com'era, ma i giochi assumevano nomi diversi.

    Hummer Team
    Una delle software house più famose fu Hummer Team, che sotto il nome Somari Team (forse una parodia del Sonic Team?) realizzò Somari, ovvero Sonic the Hedgehog con Mario giocabile. Per un Famicom un gioco del genere era davvero un miracolo tecnico, soprattutto se pensiamo che il gioco su Mega Drive puntava molto sulla velocità. Non si trattava di un porting identico, e non era neppure una riedizione della versione per SEGA Master System del gioco. Somari non è un gioco accessibile a tutti, potremmo dire anche che è abbastanza frustrante, visti i vari problemi che affliggevano la fisica del gioco e i controlli. Hummer Team non si limitò solo a questo gioco, ma realizzò anche Kart Fighter, Donkey Kong Country 4 e la versione per Famicom di Super Mario World.

    Il primo prendeva il roster di Super Mario Kart per Super Nintendo e lo portava in un genere completamente diverso, i picchiaduro. Potremmo anche dire che questo gioco abbia battuto sui tempi la serie di Super Smash Bros., visto si trattava del primo spin-off picchiaduristico (non ufficiale però) della serie. La colonna sonora del gioco presenta delle musiche prese da Mario & Wario e Super Mario Kart.
    Se ne avete l'occasione, provatelo. È con assoluta tranquillità il miglior bootleg per Famicom, e comunque un buon picchiaduro.

    Donkey Kong Country 4 è invece un porting del primo capitolo per SNES. Sempre per NES, Hummer Team riuscì nell'impresa di riadattare agli 8-bit gli sprite pre-renderizzati usati da Rareware ai tempi. Ricordo però che la vecchia Rare non era da meno, e come ci hanno dimostrato giochi come Donkey Kong Land, su Game Boy era possibile effettuare un porting simile, ma chiaramente dovendo sottostare ai limiti imposti dalla macchina. Infatti sia questo porting, che Donkey Kong Land, condividono alcune limitazioni, come ad esempio il fatto che possa apparire un solo personaggio a schermo, o che mettendo il gioco in pausa spariscono temporaneamente tutti gli sprite del gioco.

    Infine, abbiamo la versione per Famicom di Super Mario World. Hummer Team riuscì dove Nintendo non ce l'aveva fatta, pur con qualche sacrificio, come ad esempio la rimozione delle boss battle di Iggy Koopa, Ludwig Von Koopa e Larry Koopa (ciò fu a causa delle difficoltà nell'emulare il chip MODE 7) che vennero sostituite da delle semplici boss battle contro i Reznor. Come per Donkey Kong Country 4 tutte le musiche del gioco vennero riadattate all'8-bit Nintendo. È buffo notare come Nintendo avesse ribadito più volte che fosse impossibile avere Yoshi sulla console, eppure qualcuno ci riuscì.


    Notate nulla di strano? Io no.
    Altre console
    I bootleg di Mario non rimasero comunque ancorati al Famicom, ma raggiungerso anche altri lidi. Ad esempio, la software house sud-coreana Zemina si occupò del porting di Super Mario Bros. per il computer MSX e per il SEGA Master System, chiamato Super Boy I. Non è un porting perfetto, la fisica del gioco ad esempio è stata considerata poco e niente, e molti elementi del gioco originale sono stati downgradati.

    Ciao Tortimer!
    Vennero rilasciati sempre dalla Zemina dei seguiti: Super Boy II , che non era altro che il gioco precedente, ma con un level design diverso, e Super Boy 3. Quest'ultimo, più che un porting era un titolo completamente nuovo sia come level design e storia, seppur usando la stessa grafica già vista in Super Mario World, ma riadattata per l'MSX.

    La confezione di Super Boy II per Master System
    Successivamente venne rilasciato un ultimo capitolo della serie "Super Boy", ma non più per l'MSX, ma per il SEGA Master System: Super Boy 4. Si tratta del primo gioco di questa serie a non avere un protagonista basato sugli sprite originali di Mario. Tra i power up uno in particolare è ancora oggi abbastanza famoso. Al posto di un normale fiore di fuoco vi era un guanto, che faceva cambiare il colore della pelle del protagonista in nero e i suoi vestiti di colore giallo.

    Come se ciò non fosse già abbastanza, esiste un clone del clone: Super Bio Man 4, sviluppato dalla Clover (no, non quella che ha fatto Viewtiful Joe e Okami) per MSX. Questo gioco presentava un power up del tutto simile al Fungo Avvelenato di The Lost Levels, ma visti i limiti grafici non era insolito imbattersi in un game over a causa di questo fungo difficile da riconoscere. La fisica del gioco non è neppure facile da padroneggiare. La musica è stata presa direttamente da Super Mario Bros. 3 per Famicom.
    Pare esista anche un "Super Bio Man 1" rilasciato dalla Hello Soft per il SEGA Master System, ma si sanno pochi dettagli a riguardo.

    Su Mega Drive invece, alcuni sviluppatori, seppur sia ancora sconosciuto chi se ne sia occupato, realizzarono un porting di Super Mario Bros. (chiamato Super Mario Bros. 2), Super Mario World (Super Mario World 64) e una hack rom di un gioco, Squirrel King, denominata Super Mario World.
    Il logo del gioco
    "Super Mario Bros. 2" era basato sul remake del primo capitolo presente in Super Mario All-Stars, ma tutto il gioco venne rifatto da zero, comportando quindi a dei controlli più difficili da gestire. A differenza dei titoli della serie principale basta un solo colpo per sconfiggere tutti nemici, boss inclusi. Alla fine del gioco, Peach dirà al giocatore "THANK YOU SONIC THE KINGDOM IS SAVED NOW TRY AGAIN", ciò ha fatto pensare a molti che lo stesso gioco fosse una versione modificata di un altro bootleg per Mega Drive: Sonic Jam 6.


    La confezione del gioco con Mario e... Yoshi?
    Non lasciamoci trarre in inganno però, Sonic Jam 6 non è altro che la stessa versione modificata del gioco precedente, ma con al posto di Mario, il riccio blu di SEGA. Come nei più classici giochi di Mario anche qui erano presenti dei power up: all'inizio del gioco Sonic era di colore rosso, e doveva prendere un Super Fungo per poter tornare com'era prima. Raccogliendo un Fiore di Fuoco, Sonic rimaneva com'era prima, ma era in grado di colpire i nemici con delle sfere di fuoco. Potremmo dire che questo gioco sta al Mega Drive come Somari stava al NES.



    Super Mario World 64 era un semplice porting dell'originale per SNES sulla console SEGA. Il titolo del gioco probabilmente si rifaceva al fatto che già in quegli anni era il commercio il Nintendo 64, e che quindi si sia tentato di scimmiottare il titolo della console. Non c'è molto da dire a riguardo, il gioco aveva solamente sei livelli, e non era presente Yoshi. L'unico riferimento al dinosauro verde era nella schermata inziale, vicino a Birdo. O meglio, c'erano solo le sue scarpe...


    Ancora oggi c'è un mercato per questi bootleg
    Il re scoiattolo
    Squirrel King era un gioco pirata realizzato dalla Gamtec, che ricordava molto Chip 'n Dale: Rescue Rangers per NES.
    Venne successivamente modificato e pubblicato col nome di Super Mario World, anche se nella schermata iniziale sono presenti sia i nomi "Super Mario World" che "Super Mario Bros." I primi livelli erano ripresi da Super Mario Bros. e The Lost Levels, con Bowser come boss. Buona parte della grafica del gioco fu presa completamente dalla collection per Super Nintendo, ma solo gli sprite di Mario, Luigi e dei nemici furono completamente realizzati da zero.
    Piccola curiosità: Dopo aver completato i primi due mondi i nemici di Mario riprendono i loro sprite originali, così come quelli del resto del livello. Le uniche cose che restano sono gli sprite di Mario e Luigi. Pazzesco.

    Il vero Squirrel King
    Sempre per Mega Drive uno sviluppatore russo sviluppò Mario 4 - Space Odyssey.
    Gioco abbastanza particolare, anche se, come tanti altri bootleg porta con sé i soliti difetti come il level design o i controlli. La trama del gioco vede Mario e Luigi percorrere il Regno dei Funghi per salvare il mondo da un'invasione aliena. La colonna sonora del gioco presenta due musiche originali per le cutscene e il menu, mentre la musica del primo livello (dopo aver superato il primo tubo warp) sembra essere un porting fatto male di questa musica. Sono presenti anche due versioni del tema di Mario Bros., una buona, l'altra brutta. Il boss finale, non era altro che quello di Mario & Luigi: Viaggio al Centro di Bowser con un'animazione di ben 4 fotogrammi. Per chi non ha finito il gioco non dirò altro, quindi non preoccupatevi. Non c'entra un granché con questo gioco.

    Successivamente all'uscita del gioco ne venne prodotto un altro chiamato "Mario 3: Around the World". Ora, dove sono gli altri due?

    La classica schermata di Game Over in un gioco di Super Mario
    Termina qui la terza e penultima parte di questo articolo, a domenica prossima per l'ultima parte! baila
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    "On my business card, I am a corporate president. In my mind, I am a game developer. But in my heart, I am a gamer."
    1959 - 2015
    Grazie di tutto, Satoru

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    Storm - Red ♪ - Firo
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    *laughs*
    Un messaggio dallo staff
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