Ieri è uscito un nuovo trailer ed è fenomenale.
I dev continuano a sostenere che il gioco è in arrivo nel 2017. Usciranno un sacco di platform 3D nei prossimi mesi, questo sarà l'anno della rinascita del genere. Hype.
I dev continuano a sostenere che il gioco è in arrivo nel 2017. Usciranno un sacco di platform 3D nei prossimi mesi, questo sarà l'anno della rinascita del genere. Hype.
Sto facendo necroposting? Sì, e lo faccio pure senza vergogna.
A quanto pare, tra i tanti che hanno più o meno seguito il progetto, è andato a finire che io sono stata una delle poche che se l'è giocato, o che perlomeno ha voglia di parlarne.
A Hat in Time è un platform 3D che dopo anni di sviluppo travagliato è uscito ad ottobre 2017... una manciata di settimane prima di quel colosso di Super Mario Odyssey. Questo, il fatto che un sacco di roba su cui il team ha spinto nella pubblicità durante lo sviluppo è stata scartata, e un generale scoraggiamento da parte del pubblico dopo il mezzo fiasco di Yooka Laylee per il revamp dei collect-a-thon lo hanno un po' oscurato, ma il gioco vale la candela. La macrotrama è essenziale, come vuole la tradizione: Hat Kid sta viaggiando con la sua astronave per i fatti suoi, passando sopra un pianeta come un altro. All'improvviso un membro della Mafia (dei Cuochi) arriva e le chiede il pizzo. Dalla discussione che segue si apre la cassaforte dei Frammenti Temporali, propellente dell'astronave, e tutte le clessidre magiche cadono nell'atmosfera del pianeta, costringendo Hat Kid a recuperarle per ripartire e tornare a casa in sicurezza.
L'esplorazione del pianeta è divisa in vari mondi (chiamati capitoli), in un modus operandi che oscilla tra Super Mario 64, Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy: alcune missioni (dette atti) fanno esplorare lo stesso scenario più volte, cambiando praticamente soltanto l'obiettivo della missione (Super Mario Sunshine); altre missioni hanno una struttura molto più lineare, con solo ambientazione e poco altro in comune tra loro (Super Mario Galaxy); e infine ci sono capitoli che non hanno nemmeno una divisione in atti, ma sono grandi mondi aperti esplorabili in libertà (Super Mario 64).
Molto spesso il gioco è stato paragonato a grandi classici dei platform 3D dell'era N64, PS1 e GCN, come i già citati Mario, ma anche Banjo Kazooie e Spyro. In realtà, per certi versi, A Hat in Time ricorda molto più un piccolo cult: Psychonauts.
Come Raz in Psychonauts, così Hat Kid incontra una miriade di situazioni e personaggi differenti, ed è qui che vediamo il carisma della sceneggiatura in azione: ogni capitolo ha una sottotrama diversa e unica, che influisce direttamente anche sull'esplorazione e sul gameplay, giustificando i vari modus operandi. E in queste storie a brillare sono i vari personaggi che andremo a conoscere, (quasi) tutti memorabili, carismatici e ben interpretati dai vari doppiatori, che ne aumentano a dismisura l'espressività limitata dal comparto grafico non sempre ottimo. Così come in Psychonauts ogni mente e ogni sua turpe giustificano il level design delle varie parti, anche qua è la storia a dettare legge sul gameplay in un ottimo connubio, creando una varietà incredibile di situazioni per un gioco che, nella versione base, non arriva alle 20 ore. Questa varietà fa anche perdonare il sistema di power-up che non sempre brilla, con alcuni poteri molto ben implementati e altri che invece hanno un utilizzo minimo e contestuale a determinate situazioni.
Il comparto grafico, come accennato sopra, non è il massimo, complice l'utilizzo di un motore grafico ormai vetusto (Unreal Engine 3) e meno versatile del suo successore, motivo per il quale c'è voluto un po' prima che il gioco uscisse su Switch, oltre che sulle altre principali piattaforme. Questo però è compensato da uno stile grafico che strizza fortissimo l'occhio a Wind Waker, senza però risultare un copi-incolla privo di originalità: ogni ambientazione è unica, interessante e distinta, così come i vari personaggi, i cui livelli di dettaglio vanno dal minimalismo del Ghermidore (che non è affatto una citazione a Paper Mario: il Portale Millenario) all'incredibilmente dettagliato Capitan Tricheco.
Tldr: è bello giocateci
That is not dead which can eternal lie, and with strange aeons, even death may die.
A quanto pare, tra i tanti che hanno più o meno seguito il progetto, è andato a finire che io sono stata una delle poche che se l'è giocato, o che perlomeno ha voglia di parlarne.
A Hat in Time è un platform 3D che dopo anni di sviluppo travagliato è uscito ad ottobre 2017... una manciata di settimane prima di quel colosso di Super Mario Odyssey. Questo, il fatto che un sacco di roba su cui il team ha spinto nella pubblicità durante lo sviluppo è stata scartata, e un generale scoraggiamento da parte del pubblico dopo il mezzo fiasco di Yooka Laylee per il revamp dei collect-a-thon lo hanno un po' oscurato, ma il gioco vale la candela. La macrotrama è essenziale, come vuole la tradizione: Hat Kid sta viaggiando con la sua astronave per i fatti suoi, passando sopra un pianeta come un altro. All'improvviso un membro della Mafia (dei Cuochi) arriva e le chiede il pizzo. Dalla discussione che segue si apre la cassaforte dei Frammenti Temporali, propellente dell'astronave, e tutte le clessidre magiche cadono nell'atmosfera del pianeta, costringendo Hat Kid a recuperarle per ripartire e tornare a casa in sicurezza.
L'esplorazione del pianeta è divisa in vari mondi (chiamati capitoli), in un modus operandi che oscilla tra Super Mario 64, Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy: alcune missioni (dette atti) fanno esplorare lo stesso scenario più volte, cambiando praticamente soltanto l'obiettivo della missione (Super Mario Sunshine); altre missioni hanno una struttura molto più lineare, con solo ambientazione e poco altro in comune tra loro (Super Mario Galaxy); e infine ci sono capitoli che non hanno nemmeno una divisione in atti, ma sono grandi mondi aperti esplorabili in libertà (Super Mario 64).
Molto spesso il gioco è stato paragonato a grandi classici dei platform 3D dell'era N64, PS1 e GCN, come i già citati Mario, ma anche Banjo Kazooie e Spyro. In realtà, per certi versi, A Hat in Time ricorda molto più un piccolo cult: Psychonauts.
Come Raz in Psychonauts, così Hat Kid incontra una miriade di situazioni e personaggi differenti, ed è qui che vediamo il carisma della sceneggiatura in azione: ogni capitolo ha una sottotrama diversa e unica, che influisce direttamente anche sull'esplorazione e sul gameplay, giustificando i vari modus operandi. E in queste storie a brillare sono i vari personaggi che andremo a conoscere, (quasi) tutti memorabili, carismatici e ben interpretati dai vari doppiatori, che ne aumentano a dismisura l'espressività limitata dal comparto grafico non sempre ottimo. Così come in Psychonauts ogni mente e ogni sua turpe giustificano il level design delle varie parti, anche qua è la storia a dettare legge sul gameplay in un ottimo connubio, creando una varietà incredibile di situazioni per un gioco che, nella versione base, non arriva alle 20 ore. Questa varietà fa anche perdonare il sistema di power-up che non sempre brilla, con alcuni poteri molto ben implementati e altri che invece hanno un utilizzo minimo e contestuale a determinate situazioni.
Il comparto grafico, come accennato sopra, non è il massimo, complice l'utilizzo di un motore grafico ormai vetusto (Unreal Engine 3) e meno versatile del suo successore, motivo per il quale c'è voluto un po' prima che il gioco uscisse su Switch, oltre che sulle altre principali piattaforme. Questo però è compensato da uno stile grafico che strizza fortissimo l'occhio a Wind Waker, senza però risultare un copi-incolla privo di originalità: ogni ambientazione è unica, interessante e distinta, così come i vari personaggi, i cui livelli di dettaglio vanno dal minimalismo del Ghermidore (che non è affatto una citazione a Paper Mario: il Portale Millenario) all'incredibilmente dettagliato Capitan Tricheco.
- SPOILER | Mostra
- SPOILER | Mostra
Tldr: è bello giocateci
That is not dead which can eternal lie, and with strange aeons, even death may die.
Un messaggio dallo staff
Il forum è archiviato, adesso usiamo Discord per parlare quotidianamente.
Se cerchi altro, trovi tutte le news sulla serie di Super Mario su Mariocastle.it, l'enciclopedia su Mariowiki.it e i nostri profili social qui. Grazie per aver postato nel forum nel corso degli anni, non ce ne dimenticheremo mai!
Il forum è archiviato, adesso usiamo Discord per parlare quotidianamente.
Se cerchi altro, trovi tutte le news sulla serie di Super Mario su Mariocastle.it, l'enciclopedia su Mariowiki.it e i nostri profili social qui. Grazie per aver postato nel forum nel corso degli anni, non ce ne dimenticheremo mai!