Bel post, sono pienamente d'accordo sulla diversità e la qualità delle ambientazioni.Darksilver ha scritto:Ho realizzato che, nonostante siano passati alcuni mesi da quando ho comprato Switch, non ne ho mai parlato qua.
Super Mario Odyssey è stato il primo titolo che ho provato sulla mia console, e finalmente ho potuto provare con mano e il dovuto respiro quanto questo immenso platform avesse da offrire.
Sì, perché è veramente il Mario platform che offre più contenuti e più varietà. I mondi sono densi di cose su cui saltare, arrampicarsi e lasciarsi andare in acrobazie di ogni sorta. La struttura degli ambienti è così ben pensata che è praticamente impossibile non voler esplorare ogni angolo, sapendo che ogni cosa ha un suo perché. la curiosità viene sempre ripagata con monete e lune, motore perfetto per la rigiocabilità... fino ad un certo punto.
Superate le 600 lune e acquistati tutti i vestiti, infatti, lo stimolo a completare la raccolta delle lune è venuto meno. Ma va bene così, il gioco mi ha saputo intrattenere alla grande per tutte le 50 ore e passa di gioco, un numero elevatissimo per un platform. Non so se mi è piaciuto più o meno dei due Galaxy, ma sicuramente mi è piaciuto in maniera differente.
Super Mario Galaxy e il suo seguito diretto mi hanno affascinato con livelli lineari ma estremamente ben calibrati in un contesto che oserei dire etereo, luoghi alieni e fantastici pregni di un'atmosfera maestosa. Odyssey, al contrario, mi ha divertito incredibilmente, con ambienti mondani e accostamenti bizzarri ma comunque non "al di fuori del mondo". Il viaggio non è stato in ambientazioni improbabili con piattaforme galleggianti, ma in luoghi concreti e, seppur con la solita vena fantastica mariesca, plausibili.
Ho davvero apprezzato come ogni regno fosse diverso e unico, non solo a livello estetico, ma anche in termini di gameplay: un orizzontalissimo Regno delle Sabbie, vastissimo e solo apparentemente vuoto, contrasta sensibilmente con una New Donk City verticale e densissima di stanze dalle attività uniche, che a sua volta contrasta con una Bollicinia dove le profondità marine nascoste sotto la bella spiaggia la fanno da padrona. Anche a livello visivo e musicale ho adorato la varietà di stili, tutti hanno il giusto contrasto che ti dimostra quanto il pianeta di Mario sia ricco di diversità ma al contempo sia lo stesso mondo in cui esiste il Regno dei Funghi.
Non ho regni preferiti, forse ho passato leggermente più tempo a New Donk City e a Bollicinia e leggermente meno a Ibernia e il Regno dell'Oblio, ma in ogni ambientazione ho trovato dei pro e dei contro. Mi è dispiaciuto che il Regno dei Ruderi fosse così piccolo e poco esplorabile, sarebbe stato maestoso.
A livello musicale ne ho parlato ampiamente nel topic delle colonne sonore, quindi non mi dilungo.
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Personalmente poi lo stimolo di esplorare mi è rimasto fino a 999 lune perché è così dannatamente divertente saltellare e rotolare in giro.