
Gli sviluppatori di Nintendo EPD devono essere molto affascinati da Yoshi, per una ragione o per l'altra. Qualche giorno fa, infatti, abbiamo riportato la notizia che il dinosauro di Nintendo fu considerato per diventare un personaggio giocabile in ARMS, prima che personaggi quali Spring Man e Ribbon Girl venissero concepiti. Oggi veniamo a sapere che qualcosa di questo tipo è successo anche durante lo sviluppo del primo Splatoon uscito su Wii U.
Proprio come Kosuke Yabuki, il producer di ARMS, anche Hisashi Nogami, ossia il producer di Splatoon e sequel, ha tenuto una conferenza durante la recente edizione 2018 della Game Developers Conference (o GDC, un evento a cadenza annuale dedicato ai professionisti del settore videoludico). In questa conferenza s'è parlato di come Splatoon è nato e di come il team ha affrontato lo sviluppo del sequel per Nintendo Switch. Si tratta di un altro talk che in generale è davvero interessante, ma la parte più curiosa è quella nella quale si parla di come s'è deciso quali personaggi il giocatore avrebbe controllato.
In maniera molto simile ad ARMS, prima di optare per dei personaggi completamente nuovi, il team considerò di usare dei personaggi Nintendo già esistenti. A questo punto, per fare un esempio, Nogami mostra uno screenshot di un prototipo di Splatoon che ritrae due Yoshi, uno con uno Splattershot per le mani.
In passato era già stato rivelato che Nintendo aveva considerato di rendere Splatoon un altro spin-off della serie di Super Mario, ma questa è la prima volta che vediamo delle immagini relative a quella versione del gioco.
In ogni caso, se vi siete incuriositi e volete vedere l'intera conferenza, eccola qua sotto. Come in quella di ARMS, vengono mostrati diversi prototipi, viene descritto il modus operandi seguito durante lo sviluppo e anche la filosofia di design che c'è dietro a Splatoon.
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Autore: Jun Bird | Data: 8 aprile 2018, 1:34