I Mario Mandates: cosa sono e come (per fortuna) sono (quasi) morti

Fine anni '90 – anni 2000: tanti nuovi personaggi fantasiosi e variegati nascono nell'universo di Mario, dando vita a storie memorabili. In questo contesto proliferano gli spin-off, soprattutto gli RPG come Paper Mario e Mario & Luigi.

I fan si innamorano di questa creatività senza filtri:

Ma poi Nintendo ha detto basta. Arrivano i Mario Mandates.

(1/5) Cosa sono i Mario Mandates?

"Mario Mandates" (i "mandati di Mario") è un soprannome coniato dai fan per le restrizioni che Nintendo avrebbe imposto ai suoi sviluppatori dal 2009 in poi. In sintesi, le restrizioni sarebbero:

  • Basta nuovi personaggi.
    • Sono ammessi solo i personaggi familiari come Mario, Luigi, Peach, Toad e Bowser e le specie come Goomba, Koopa e Boo. Come riferimento, se qualcosa è apparso in New Super Mario Bros. Wii allora può andare.
    • Il design di questi personaggi, sia alleati che nemici, non può essere alterato.
  • Meno storia possibile.
    • "Perché avere una storia se il gioco funziona anche senza?"
  • Più ambientazioni familiari.
    • Meglio puntare sulle ambientazioni più famose, come le classiche praterie verdi con le colline del Regno dei Funghi. Insomma, quelle di New Super Mario Bros. Wii.

Qualcuno ai piani alti di Nintendo aveva in mente questa immagine ben precisa per il brand di Mario: tutti i giochi dovevano seguire il "template" di New Super Mario Bros. Wii, persino gli RPG.

Tutti i giochi sono stati "New Super Mario Brosizzati"

Proviene tutto dalla bocca degli sviluppatori, e adesso vedremo l'esempio perfetto: la famigerata intervista del 2012 al team di Sticker Star.

(2/5) L'intervista maledetta

Questa è un'intervista a Intelligent Systems, il team di Paper Mario: Sticker Star. Per chi non lo sa, inizialmente Paper Mario era una serie di RPG amata per le grandi storie e i personaggi fantasiosi. L'intervista intera è qui sul sito Nintendo, ma di seguito analizzerò i punti salienti:

Kensuke Tanabe (produttore):
“All'inizio mi è parso di capire che Miyamoto-san volesse una specie di RPG, così ho pensato che un gioco simile al precedente potesse andare. [...] Nella primavera del 2011, abbiamo sottoposto il prototipo a Miyamoto-san.”

Naohiko Aoyama (direttore):
“Ha detto che era noioso. Lo ricordo perfettamente.”

Satoru Iwata (presidente di Nintendo):
“Sentendovi parlare, sembra che Miyamoto-san fosse una presenza inquietante per il team.”

Aoyama:
“Sì, lo era! (ride)”

Tanabe:
“A parte la sua richiesta di stravolgere l'atmosfera, sono state due le cose principali che Miyamoto-san ha detto fin dall'inizio del progetto: "Funziona anche senza una storia, quindi forse possiamo farne a meno" e "Completatelo possibilmente solo con personaggi del mondo di Super Mario".

Iwata:
“Un compito difficile. In un certo senso, si tratta di una direzione praticamente opposta rispetto ai giochi più recenti della serie.”

Il responsabile dei mandati quindi è il papà di Mario, Shigeru Miyamoto?

I sentori c'erano già da tempo: nel 2008 Yoshiaki Koizumi, direttore di Super Mario Galaxy, ha detto di aver creato la storia di Rosalinda di nascosto per non farsi scoprire da Miyamoto. Nel 2009 Miyamoto stesso ha dichiarato che avrebbe fatto mettere meno storia possibile in Galaxy 2.

Tanabe:
Per quanto riguarda la storia, abbiamo fatto un sondaggio su Super Paper Mario nel Club Nintendo (NdR: Club Nintendo era un servizio a registrazione gratuito disponibile in tutto il mondo) e nemmeno l'un per cento ha detto che la storia era interessante, anche se molti hanno trovato divertente la mossa Flip per passare dal 3D al 2D.”

Questa frase ha tormentato i fan per anni, perché è inspiegabile. 

Super Paper Mario (2007) ha una delle storie più belle della serie. Certo, possono esserci opinioni contrarie, ma questo è di gran lunga il consenso generale. [1] [2] [3] [4] Allora com'è possibile che meno dell'1% sia risultato interessato alla storia? Che domanda è stata fatta? Qual era il campione?

Tanabe:
“Non poter utilizzare nuovi personaggi era veramente penalizzante. Naturalmente, non potevamo inventare nessun nuovo nemico.”

Molto probabilmente erano limitati anche nella scelta dei nemici vecchi: quelli famosi come i Goomba erano ammessi, mentre sappiamo che quelli di nicchia come i Catapaperi di Super Mario Sunshine sono stati scartati durante lo sviluppo.

Tanabe:
“Per quanto riguarda gli alleati, tra i personaggi di Super Mario, alla fine c'erano solo i Toad in vari colori!

Taro Kudo (sceneggiatore):
“In realtà, per me personalmente, più limitazioni c'erano, più era stimolante. Possono sembrare uguali, ma abbiamo inserito elementi che differenziavano la loro personalità, così alla fine sono diversi e ti chiedi: "Ehi, ma sei lo stesso Toad di poco fa?" Verso la fine dello sviluppo, mi sono accorto che Toad e io eravamo diventati una cosa sola! (ride)

Tanabe:
“Anche se il loro aspetto è uguale, ti rimangono impressi, magari per il loro brutto carattere!”

Tutti:
“(risate)”

Qui nasce l'antipatia di qualcuno (*coff coff*) nei confronti dei Toad. Laddove prima c'erano decine di nuovi personaggi fantasiosi e variegati, adesso ci sono solo e soltanto Toad. Toad ovunque.

Non solo. Prima persino i Toad potevano essere variegati: alti, bassi, grossi, magri, con acconciature diverse, baffi, barba e chi più ne ha più ne metta. Ma adesso sono tutti uguali tra di loro, distinti al massimo dal colore o da un costume.

I mandati hanno raggiunto persino Bowser:

Tanabe:
“Ci sono stati momenti in cui Miyamoto-san si è davvero arrabbiato con me! (ride) Ad esempio, con la gestione di Bowser. Il fatto è che i giochi di Super Mario hanno una tradizione di un certo tipo, di cui Miyamoto-san è l'autore. Però, sebbene Paper Mario faccia parte di questa tradizione e debba mantenere certe caratteristiche, penso sia bello inserire anche qualche elemento nuovo e insolito.”

Che ci crediate o no, una volta Bowser aveva una spiccata personalità che emergeva dai suoi dialoghi. Non era solo "il cattivone che rapisce Peach", anzi, spesso diventava addirittura un alleato.

Ma in Sticker Star, al contrario degli altri personaggi che sono in grado di proferire qualche parola, Bowser è inspiegabilmente muto. È tornato ad essere l'antagonista principale, ed è regredito alla sua versione di Super Mario Bros. per NES.

Tanabe:
“Quando il gioco uscirà, potete trovarlo divertente o magari no. In ogni caso, dopo averlo acquistato e averci giocato, mi piacerebbe conoscere le vostre impressioni in merito. Se vi piacerà, è mia intenzione farne un altro. Spero davvero che vi piaccia!”

Forse è una mia impressione, ma mi sembra di notare dell'incertezza nelle parole di Tanabe.

Interviste come questa hanno aizzato alcuni fan: c'è chi si è arrabbiato con Miyamoto, chi con Tanabe, chi con altri ancora. Personalmente non mi piacciono i Mandates, ma non voglio alimentare queste reazioni esagerate. Il fatto è che è normale che i team esterni siano supervisionati da Nintendo, ed è normale che ci siano delle linee guida su come usare la proprietà intellettuale. Sta tutto nel trovare la giusta misura.

C'è stato un tempo in cui le linee guida erano esageratamente permissive (ricordate Mario is Missing! del 1993 e Hotel Mario del 1994?), un tempo in cui erano perfette (1996-2009) e un tempo in cui sono diventate esageratamente restrittive (2009-20??). Questa è la mia opinione personale.

(3/5) Non solo Sticker Star: tutte le altre "vittime"

Le stesse restrizioni, o delle restrizioni simili, sono state applicate ad altri giochi:

  • La serie di Mario Party dal 9 in poi (2012-)
  • Mario Tennis Open (2012)
  • Mario Golf: World Tour (2014)
  • Mario & Luigi: Paper Jam Bros. (2015)
  • Paper Mario: Color Splash (2016)
  • Remake di Mario & Luigi: Superstar Saga (2017)

Tra tutti questi giochi è nato solo un (1) singolo personaggio: Tinto di Color Splash.

Nel remake di Mario & Luigi: Superstar Saga alcuni dei design originali (non tutti per fortuna) sono stati rimpiazzati da quelli di New Super Mario Bros.:

Notare i Toad, prima variegati e ora tutti uguali.
Notare i nemici.

Inoltre i giochi di piattaforme come Super Mario Galaxy 2 (2010), 3D Land (2011), 3D World (2013) e Super Mario Run (2016) hanno seguito una filosofia simile, sebbene siano stati sviluppati dai team interni di Nintendo, che non sono necessariamente soggetti alle stesse restrizioni. Qualcuno la chiama la "bland era" o "soulless era" di Mario.

Persino Super Mario Bros.: Il Film (2023) è pieno di Toad generici. Nelle concept art si poteva scorgere Mastro Toad, ma nel prodotto finale è stato usato un Toad senza nome in un ruolo del tutto simile al suo.

(4/5) Contro-interrogatorio: ma i Mandates sono davvero un male?

Potrebbero sorgere alcuni dubbi tra i lettori, soprattutto quelli che non sono cresciuti con i giochi degli anni '90-2000:

"Ma perché alcuni fan vogliono una storia?"

Semplice: questione di gusti. Ci piace e basta, così come è legittimo che a qualcuno non piaccia. Paper Mario e Mario & Luigi sono nati per soddisfare coloro a cui la storia piace.

"Ma i design di New Super Mario Bros. sono così male?"

No. Il problema è quando tutti i giochi devono uniformarsi al suo stile, limitando la fantasia degli sviluppatori e di conseguenza dei giochi. Uno stile che funziona per un gioco di piattaforme non funziona necessariamente per tutti i generi.

"Ma c'è davvero bisogno di nuovi personaggi?"

Magari vi piace la storia di Mario che salva Peach da Bowser, non c'è niente di male, ma il fatto è che è già stata raccontata. È così trita e ritrita che persino gli RPG di vent'anni fa ci scherzavano sopra. Per fare un nuovo RPG/gioco d'avventura serve una nuova storia, e per fare una nuova storia servono nuovi mondi e personaggi.

Immaginate di essere uno sceneggiatore costretto a usare solo Mario: non potete scrivere le sue origini, perché sono già state fissate; non potete farlo cambiare permanentemente, perché nel prossimo gioco dovrà tornare allo status quo; non potete farlo innamorare, e cavolo, di certo non potete farlo morire (tranne se state facendo un fan game molto edgy). Ideare nuovi personaggi – al fianco dei vecchi – permette di fare tutto ciò, ed è quello che succede nei migliori Mario RPG.

"Ma i nuovi personaggi non stonano nell'universo di Mario?"

No. Pensate ai fumetti di Topolino e Paperino che accostano sempre personaggi nuovi a quelli vecchi, per non parlare degli spin-off più coraggiosi come PK. Ogni sceneggiatore e artista può interpretare il materiale in modo diverso senza snaturare il brand. Inoltre c'è un certo "stile Mario" che fa da costante: persino la storia di Super Paper Mario, per quanto sia fuori di testa, non si discosta mai dallo stile autoreferenziale e dall'umorismo tipico della serie.

"Ma che c'è di male se i design (per esempio dei Toad) sono tutti uguali?"

In un buon RPG/gioco d'avventura non esiste che gli NPC siano tutti uguali. Anche volendo usare solo i Toad, non vedo perché non possano essere variegati come un tempo. Forse serve a renderli più riconoscibili per il pubblico casual, ma non credo che un gioco venda di meno se appare un Toad coi baffi.

Un'altra qualità dei primi Paper Mario era quella di dipingere la medesima specie con sfaccettature diverse: Goomba, Koopa e Tipi Timidi potevano essere sia buoni che cattivi, e quelli buoni tipicamente erano contraddistinti da scelte di design differenti. Sfaccettature che si sono perse nei giochi successivi.

"Ma Miyamoto ha creato Mario, la decisione non spetta a lui?"

Sì, spetta a lui – e ad un gruppo di supervisori che lui rappresenta più o meno direttamente – ma è difficile concordare con la sua filosofia sulla storia e sui nuovi personaggi, specialmente per un fan degli RPG.

Nel 2023 IGN ha chiesto a Miyamoto "perché pensa che una storia non sia necessaria?" e lui ha risposto:

Miyamoto:
“Non è che le storie complesse non sono necessarie, non è affatto quello che voglio dire. La storia è un modo di spiegare un gioco. [...] A volte, quando le persone creano un gioco scelgono di partire dalla storia. Per me, l'inizio della storia è "come posso rendere il gioco divertente?" ed è così che inizio a pensare alla creazione di un gioco. Non credo che la storia non sia necessaria, semplicemente io creo i giochi così.”

Ma un conto è se lui crea i giochi così, un altro conto è se certe restrizioni vengono imposte a tutti i team. Ripeto, non voglio incolpare una singola persona, ci sono meccanismi più complessi dietro (anche perché è difficile parlare di "colpa" quando si tratta di personaggi immaginari). Mi piace semplicemente veder proliferare la mia serie preferita.

(5/5) La "fine" dei Mandates

Se avessimo fatto questo articolo 10 anni fa sarebbe stato un po' triste, ma per fortuna oggi le cose sono diverse: i Mario Mandates per come li conosciamo sono finiti, o meglio, si sono attenuati.

La serie di Mario non è ancora tornata alla creatività selvaggia di un tempo, ma la generazione Switch è andata molto meglio rispetto al Wii U e al 3DS. Per esempio:

  • Super Mario Odyssey (2017) è ambientato in tanti regni diversi, ciascuno popolato da nuove specie di NPC e nemici.
  • Mario Tennis Aces (2018) ha dei boss inediti.
  • Il remake di Mario & Luigi: Viaggio al centro di Bowser (2019) ha tre antagonisti inediti nella modalità secondaria.
  • Paper Mario: The Origami King (2020) ha dei nuovi personaggi, tra cui spiccano Olivia che è un'alleata meravigliosa e Olly che è un valido antagonista. C'è una discreta quantità di storia, persino con qualche momento toccante. Purtroppo abbondano anche gli NPC dai design tutti uguali, persino quelli più importanti ai fini di trama.
  • Mario Golf: Super Rush (2021) ha dei boss inediti.

In un'intervista fatta durante il lancio di The Origami King, Kensuke Tanabe è tornato a parlare:

Tanabe:
A partire da Paper Mario: Sticker Star non è più possibile alterare i personaggi di Mario preesistenti né crearne di nuovi che abbiano a che fare con l'universo di Mario. Ciò significa che se non utilizziamo personaggi di Mario già esistenti nel ruolo di boss, dobbiamo crearne di nuovi con design completamente estranei all'universo di Mario, come abbiamo fatto con Olly e i boss della Brigata Cancelleria.”

Ed è questa la chiave della svolta: le specie familiari come Toad, Goomba e Koopa sono off limits, quindi la soluzione è creare nuove specie completamente diverse che non sono soggette ad alcuna restrizione.

L'ultimo anno in particolare è stato davvero positivo:

  • Super Mario Bros. Wonder (2023) è un gioco di piattaforme 2D che si allontana dallo stile blando di New Super Mario Bros. Come già detto, i team interni di Nintendo non sono mai stati soggetti alle stesse restrizioni degli spin-off, ma è comunque una boccata d'aria fresca vedere qualcosa di diverso.
  • Il remake di Super Mario RPG (2023) rifà tutta la grafica in 3D rimanendo fedele ai design del 1996, inclusi i Toad variegati!
  • Il remake di Paper Mario: Il Portale Millenario (2024) rifà tutta la grafica rimanendo fedele ai design del 2004, inclusi i Toad, Goomba e Koopa variegati!
  • E infine il gioco che ci ha ispirati a scrivere questo articolo...

Mario & Luigi: Fraternauti alla carica è pieno zeppo di fantasia, varietà, anima.

Tanti nuovi personaggicon un design unico.
Antagonisti mai visti prima.
Stile.

Ci sono tutti gli ingredienti che abbiamo imparato ad amare tra la fine degli anni '90 e 2000: nuovi personaggi variegati e fantasiosi, nuove ambientazioni ricche di world building, un mondo pieno di vita con tante storie da raccontare.

Certo, i mandati non sono spariti del tutto:

Ancora off limits, eh?

Ma Nintendo ha finalmente trovato la fatidica "giusta misura", un compromesso in grado di far felici i fan di lungo corso pur mantenendo delle restrizioni sul brand.

Quindi per ora chiudiamo con un lieto fine, augurandoci un futuro sempre più fantasioso per la serie di Mario. Che ne dite? La pensate come noi o avete un'opinione completamente diversa? Fatecelo sapere nei commenti.

Per quanto riguarda Fraternauti alla carica, nelle prossime settimane arriverà la nostra recensione. Nel frattempo potrete seguire la nostra partita live su Twitch o in replica su YouTube.

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