Mario Party 4 non è buono come lo ricordavo

Manca poco all'uscita di Super Mario Party Jamboree. Questo ci ha fatto venire voglia di rispolverare i vecchi Mario Party, in particolare quelli per GameCube, quattro titoli poco celebrati da Nintendo ma che ricordiamo con affetto.

Apre le danze Mario Party 4 del 2002. È impressionante come Mario Party 4, 5, 6 e 7 siano usciti sulla stessa console tra il 2002 e il 2005, una tabella di marcia che oggi ci manderebbe su tutte le furie, ma da bambino non mi stancavo mai.

Persino il baby Storm del 2002 però trovava strana l’estetica di questo gioco. È un mix tra uno stile cartoonesco e una specie di realismo dai colori desaturati, forse per mettere in mostra le capacità del GameCube. Qualunque fosse l'intenzione, non sono mai stato un grande fan del risultato:

Ma andiamo ad analizzare i tabelloni e i minigiochi.

I tabelloni

Mario Party 4 è il primo gioco della serie realizzato totalmente in 3D, visto che i tabelloni dei giochi precedenti erano immagini piatte. Il passaggio al 3D avrà dato i suoi frutti al primo tentativo?

Beh, qualche giorno fa ho avviato Mario Party 4 per rinfrescarmi la memoria e mi sono reso conto che... non ricordavo nemmeno un tabellone. Ouch. Dopo qualche partita ho capito il perché.

Guardate questi screenshot:

Riuscite a distinguerli? Sono due tabelloni diversi, ambientati in luoghi completamente diversi, eppure si somigliano così tanto. Il problema è che gli elementi tematici come le monete del casinò e le giostre del luna park sono relegati allo sfondo, mentre i personaggi camminano su quelle brutte stradine grigie e squadrate sospese nel cielo.

A confronto i tabelloni di Mario Party 2 sono un capolavoro d'arte moderna

Ma tralasciamo la grafica, almeno il gameplay sarà di ottima fattura, no? Oh, tenetevi forte. Questi tabelloni contengono alcune delle decisioni peggiori che abbia mai visto in un Mario Party.

Il primo bivio del primo tabellone è emblematico. Sono le tazze rotanti del Luna Park di Toad: questo diabolico marchingegno preleva un giocatore sì e uno no, e lo condanna a fare un giro a vuoto in una zona vuota. Due giocatori quindi saranno salvi, mentre gli altri due rimarranno intrappolati in questo loop inutile. Alla fine del loop uno di loro potrà uscire, mentre l’altro rimarrà doppiamente fregato e sarà costretto a rifare il girone dell'inferno.

Un malcapitato dovrà fare questa strada per iniziare a giocare. Se si imposta un numero basso di turni è praticamente garantito che non giocherà affatto.

Questo è un riassunto della "filosofia" di design di Mario Party 4: un'accozzaglia di bivi casuali che possono intrappolare i giocatori e annullare qualsiasi tentativo di strategia... e lo ammetto, è abbastanza divertente. Come una bella battuta, fa ridere, ma solo la prima volta, poi preferirei passare a un altro Mario Party.

C'è troppa casualità nei tabelloni. E sia chiaro, la casualità è una componente imprescindibile della serie, ma il gioco è divertente solo se può essere influenzata dai giocatori. Dev'essere possibile tracciare una linea tra le decisioni e le conseguenze, per quanto esse possano essere sorprendenti. Mario Party 2 e 3 seguivano questo principio (non l'1, che se ne fregava bellamente), ma il 4 se lo dimentica troppo spesso.

Ma c'è di più: in media uno spazio su cinque (!) è uno "spazio fungo" il cui unico scopo è ottenere un oggetto tra il Megafungo e il Minifungo, rigorosamente a caso. Sono dappertutto, e il bello è che non sono nemmeno così utili. Possono servire in situazioni specifiche, ma finiscono per monopolizzare troppo velocemente l'inventario.

Anche dal punto di vista degli oggetti Mario Party 4 fa un sensibile passo indietro rispetto al 3, sia nella quantità (è sceso da 20 a 14) che nella qualità (meno strategia, troppa enfasi sui funghi).

I minigiochi

Parlando di minigiochi, ho una buona e una cattiva notizia. La cattiva è che sono solo 43, meno di Mario Party 1, 2 e 3. La buona notizia è che in compenso ci sono delle perle davvero divertenti. Alcuni tra i miei preferiti sono:

Il pallottoliere, un puzzle che può sembrare semplicemente un clone di Puyo Puyo, ma con un twist geniale: si possono depositare i blocchi anche nelle colonne degli avversari, per sabotarli o aiutarli accidentalmente.

Gincana a coppie, un minigioco 2 contro 2 in cui bisogna collaborare per superare una serie di ostacoli. Il percorso non è troppo difficile, ma l'ansia di vedere gli avversari accanto spinge a commettere errori dettati dalla fretta.

Gli assi della penna, una sfida di precisione in cui conviene andare piano... ma non troppo, altrimenti lo schermo scorrerà e ci spingerà a sbagliare.

Canyon... pericolante, che all'apparenza sembra solo una questione di precisione, ma in realtà certe strade sono più lunghe di altre e si possono distinguere con un po' di esperienza.

Attenti al libro, iconico per la possibilità di spingere gli avversari e creare momenti di puro panico.

Segui la rotta che boh, guardate quanto è bello e misterioso.

E poi amo da morire i minigiochi di Bowser, che hanno una particolarità semplice ma geniale: invece di cercare di arrivare primi, l'obiettivo è cercare di non arrivare ultimi. Il giocatore peggiore, infatti, verrà incenerito da Bowser e perderà metà delle sue monete, tutte le monete o addirittura una stella.

Cos'altro?

C'è una "modalità storia" che di storia ha ben poco. È abbastanza banale e non offre granché rispetto alle partite normali, ma con ogni vittoria si ottiene un pezzo della Stanza dei Regali. Da bambino mi sono divertito a collezionarli, danno la piacevole sensazione di fare progressi permanenti in un gioco che altrimenti consisterebbe solo in una serie di partite scollegate. C'è anche un boss finale abbastanza carino per un Mario Party.

Una piccola nota positiva anche per la possibilità di organizzare partite a squadre, una bella funzione che vorrei vedere più spesso.

Conclusione

Tutto sommato provo un certo affetto per Mario Party 4 nonostante i suoi difetti. È uno stupidissimo gioco divertente, almeno per qualche partita. Poi fa venire voglia di strapparsi i capelli e imprecare contro chiunque abbia ideato le tazze del Luna Park di Toad, la roulette del Casinò di Goomba, o... insomma, tutti i tabelloni.

Questo è soltanto il primo episodio di una serie di retrospettive. Gli episodi successivi saranno scritti da altri redattori, e non vedo l'ora di leggere cosa avranno da dire a riguardo. Nell'attesa, ci troverete live con Mario Party 4 sul nostro canale Twitch questo venerdì alle 15:00.

La nostra retrospettiva

Se vi è piaciuto questo articolo, date pure un'occhiata agli altri dedicati ai rispettivi capitoli dell'era GameCube.

Commenti
Segui
Notificami
Feedback inline
Vedi tutti i commenti