Recensione – Mario & Luigi: Superstar Saga

Mario & Luigi: Superstar Saga è il mio gioco preferito di sempre.

C'è bisogno di dire altro? Ovviamente, soprattutto adesso che questo classico è arrivato su Nintendo Switch Online. Accomodatevi nel Bar del Fagiolo Stella e facciamo una chiacchierata mentre vi offro un Ghignuccino.

Una breve infarinatura

Superstar Saga è stato sviluppato da AlphaDream, uno studio fondato dall'ex presidente di Square Tetsuo Mizuno. Anche Yoshihiko Maekawa, Chihiro Fujioka e Yoko Shimomura, rispettivamente i direttori e la compositrice di Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars, sono arrivati da Square. Non è un caso, quindi, se con la serie di Mario & Luigi hanno fatto centro al primo colpo.

Per spiegarlo nel modo più essenziale possibile, questo è un gioco di ruolo nel quale si controllano Mario e Luigi, uno col pulsante A e l'altro con B. Tutto il gioco ruota intorno a questa meccanica, dall'esplorazione al combattimento.

Il trailer è della versione Wii U, ma non fateci caso.

Risate e fagioli

In Superstar Saga ci sono due temi ricorrenti: le risate e i fagioli. Se vi state chiedendo "in che senso i fagioli?" il punto è proprio questo: è un'idea insolita, ma è l'ingrediente segreto per far nascere un mondo unico.

La storia vede Mario e Luigi decollare verso il Regno di Fagiolandia per salvare non Peach, bensì la sua voce rubata. Questo regno è popolato da fagioli di tutti i tipi: per esempio, i nemici più comuni sono i Fagiolotti e i Fagiolricci, i personaggi sono fagioli parlanti, e così via. Persino la Strega Ghignarda e il suo assistente Sogghigno, gli antagonisti principali, sono dei fagioli antropomorfi, e in qualche modo risultano comunque convincenti.

Il cast dei personaggi è memorabile: da quelli ricorrenti come il Principe Fagiolino a quelli di contorno come Versaccio, ciascuno ha un nome proprio, un aspetto unico e una personalità che emerge attraverso dialoghi e animazioni. Dal canto loro i fratelli Mario non hanno dialoghi scritti, ma comunicano con effetti sonori e animazioni esilaranti.

Parte del divertimento nasce proprio dal vedere i protagonisti cacciarsi in situazioni sempre più assurde. Solitamente Mario è il tipo che se la cava con aplomb, mentre il povero Luigi viene comicamente maltrattato in ogni occasione.

Le ambientazioni sono altrettanto creative e originali, dalla Cantina Ghigno dove viene prodotta la Gazzosa Ridolina alla cupa Accademia Crepapelle dove gli scienziati si trasformano in mostri. Lo stile è in linea con la serie di Mario, ma al tempo stesso ha un'identità tutta sua. Giocare a Superstar Saga è come partire in vacanza verso una meta sconosciuta: forse vi conquisterà, forse no, ma di sicuro non dimenticherete mai l'esperienza.

È anche e soprattutto grazie a questo charme se Mario & Luigi: Superstar Saga si è ritagliato un posto speciale nel cuore mio e di tanti altri fan, che da 20 anni usano questi sprite in un'infinità di fan art e fan game.

Salopette e martelli

Superstar Saga brilla per la dinamicità delle sue lotte. Come in tutti i Mario RPG tradizionali, il sistema di battaglia è a turni, ma è possibile premere A e B in tempo reale per infliggere più danni, schivare e contrattaccare. Ciascun nemico si muove in modo diverso, quindi l'esito delle schivate non è mai scontato. È l'equilibrio perfetto tra l'approccio rigido degli RPG vecchio stampo, dove spesso è sufficiente mashare un pulsante per battere i nemici comuni, e l'approccio action di molti RPG moderni.

Naturalmente non ci sono incontri casuali, i nemici sono visibili sulla mappa e possono essere aggirati con un po' di attenzione. Un dettaglio che apprezzo molto è la velocità della transizione tra la mappa e la battaglia, praticamente immediata. Tutte queste scelte di game design risultano in un ritmo perfetto dall'inizio ai titoli di coda.

Mario e Luigi dispongono di un arsenale di attacchi in continua espansione. Spendendo una certa quantità di Punti Fratelli possono eseguire gli Attacchi Fratelli, delle mosse speciali che richiedono un mix di pressioni dei pulsanti A e B. È una meccanica ricorrente in tutta la serie, ma questa è la mia versione preferita, perché le animazioni sono spettacolari e concise e non stancano con un uso ripetuto. Per ciascun Attacco Fratelli è possibile scegliere il livello di difficoltà: più è alta, meno punti si consumano. Inoltre dopo un certo numero di utilizzi si sblocca una versione avanzata che ne cambia l'effetto. Grazie a questo sistema le battaglie rimangono interessanti anche dopo svariate ore di gioco.

Vincendo le battaglie si sale di livello. A questo punto si può scegliere una statistica da aumentare tra punti vita, punti fratelli, attacco, difesa, velocità e baffi (fortuna). Le statistiche dipendono anche dall'equipaggiamento, che è suddiviso tra salopette, tessere e oggetti speciali. Insomma, tutto quello che ci si aspetta da un RPG tradizionale, ma in salsa mariesca.

Far crescere i personaggi e vedere i numeri salire in battaglia è sempre soddisfacente, peccato solo che alcune tessere siano sbilanciate e possono rendere il gioco troppo facile. Per il resto trovo che la difficoltà sia adatta sia per i neofiti, sia per chi ha più esperienza col genere.

Ci sono anche dei minigiochi che si incontrano nel corso dell'avventura. Alcuni sono superficiali, come uno che richiede di eseguire una serie di salti avvitati entro lo scadere del tempo (sorprendentemente impegnativo), mentre altri sono più divertenti e si prestano bene a un attacco al punteggio, specialmente verso la fine del gioco. In una serie che secondo me negli anni successivi ha esagerato con i minigiochi, quelli di Superstar Saga sono tutto sommato discreti.

Fagiolandia

In un gioco di ruolo è facile concentrarsi sulle battaglie e dimenticarsi che si spende molto tempo anche al di fuori di esse. Per fortuna, il gameplay nel Regno di Fagiolandia è semplicemente fantastico.

Faccio un confronto per spiegarmi.

Noi fan dei Mario RPG discutiamo spesso su quale sia il gioco migliore (sì, ultimamente abbiamo troppo tempo libero). La risposta più popolare è Paper Mario: Il Portale Millenario, che amo alla follia, ma in realtà preferisco Superstar Saga, e il motivo principale è il mondo di gioco. Vedete, rivisitando Il Portale Millenario da adulto diventa sempre più ovvio che la maggior parte del gioco consiste in una serie di corridoi orizzontali. Questo è un esempio:

Via Casalcrepuscolo di Paper Mario: Il Portale Millenario. Screenshot fatti su noclip.website.

Molte aree hanno questa struttura semplice, come il Bosco Misterioso, lo stadio di Oolong, l'Isola Tropico, il Fasto-Express, e al loro interno si fa parecchio backtracking. Non voglio mettere in cattiva luce Il Portale Millenario, che dal canto suo ha altre qualità superiori a Mario & Luigi (avremo modo di parlarne in una recensione apposita in futuro). Ma guardate Superstar Saga:

Una delle prime aree di Mario & Luigi: Superstar Saga, la Montagna Tiritera. Immagine tratta dalla versione 3DS per una maggiore chiarezza.

Il mondo di Superstar Saga è strutturato benissimo. Si sviluppa in lungo, in largo e in verticale, è colmo di segreti, ed è intricato al punto giusto senza risultare dispersivo. L'esplorazione è impreziosita dalle numerose abilità che Mario e Luigi sbloccano durante l'avventura, come il salto avvitato e la possibilità di spostarsi sottoterra. Il backtracking è ridotto al minimo: quando si torna in un'area vecchia è solo di passaggio per raggiungerne una nuova, ed è possibile teletrasportarsi con i tubi per risparmiare tempo. È possibile rivisitare le aree precedenti con le nuove abilità per sbloccare passaggi e collezionare nuovi oggetti, ma è quasi sempre opzionale, un po' "alla Metroid" per intenderci.

Al centro della mappa si trova il Borgo di Fagiolandia che funge da "hub" del gioco, dove si torna tra un'avventura e l'altra per fare compere, parlare con i personaggi secondari e bere un caffè. Il borgo è circondato da una grande area aperta che collega tutto il resto del regno, dove gradualmente si sbloccano nuovi passaggi nel corso della storia. Qui si può esplorare liberamente, ed è persino possibile affrontare qualche nemico prima del previsto andando di proposito nel verso "sbagliato". Poi ovviamente ci sono le aree principali come la Montagna Tiritera e la Cantina Ghigno, tutte ben caratterizzate e distinte l'una dall'altra.

La musica è in perfetta simbiosi con l'atmosfera delle ambientazioni, dalla spensierata Un Regno chiamato Fagiolandia alla misteriosa ma giocosa Bosco Ghigno: non riuscirete a non saltellare a tempo con la melodia. Forse non sarà la colonna sonora più impressionante della serie, e alcuni brani sono un po' ripetitivi – il Tempio delle Battute... – ma ha un carisma indescrivibile.

Credo che il Regno di Fagiolandia meriti di essere riconosciuto come uno dei migliori mondi della serie di Mario. L'unica cosa che gli impedisce di guadagnare una maggiore popolarità è la piccola dimensione dello schermo del Game Boy Advance, che non permette di apprezzare appieno le proporzioni e la struttura delle aree.

GBA vs 3DS, qual è la versione migliore di Superstar Saga?

Esistono due versioni di Superstar Saga: l'originale per Game Boy Advance (disponibile anche su Wii U e Nintendo Switch), che è l'oggetto di questa recensione, e il remake per 3DS.

Per riassumere le differenze principali, il remake per 3DS ha una grafica diversa, aggiunge un piccolo gioco di strategia chiamato "Scagnozzi in azione", ha una mappa nello schermo inferiore, una modalità facile, e molti più oggetti curativi. Non è male, ma preferisco l'originale, prima di tutto perché la difficoltà è stata ribilanciata in modo strano: ci sono blocchi curativi ovunque, sono gratis e si possono riutilizzare all'infinito, quindi che gusto c'è ad impegnarsi nelle battaglie? Inoltre trovo che la nuova grafica sia bella, ma un po' più generica e meno espressiva rispetto all'originale. Non mi dilungherò ulteriormente, potete scoprire di più leggendo la recensione del remake o la sua pagina nella Super Mario Wiki italiana.

In breve, consiglio di giocare all'originale per Game Boy Advance, che adesso è disponibile anche su Nintendo Switch Online. A questo proposito, sono felice di riportare che la versione per Switch è perfetta! L'emulazione è accurata, l'input lag è assente o così basso da essere impercettibile, ci sono i salvataggi di stato, i rewind e persino la vibrazione che prima era un'esclusiva del Game Boy Player (potete attivarla nelle opzioni del gioco nella schermata del titolo). Si può scegliere se ingrandire lo schermo per un multiplo di 2 o di 4, e se odiate vedere bene, potete attivare un filtro che simula la densità di pixel del Game Boy Advance.

Correzione: avevo detto che le opzioni per lo zoom dello schermo sono x1 o x4. In realtà sono x2 e x4.

Conclusione

Superstar Saga dura circa 20 ore, che possono variare in base alla vostra curiosità e al tempo trascorso ad esplorare. All'interno del gioco è incluso anche un piccolo remake di Mario Bros. accessibile nella schermata del titolo, un bonus che non guasta.

Una nota sulla localizzazione: questo è stato il primo gioco di Mario con una grossa mole di testi a ricevere una traduzione in italiano... e si vede. Alcuni dialoghi sono strani, c'è qualche errore, ma in un certo senso fa parte dello charme.

Insomma, consiglio a chiunque di provare Superstar Saga. Nel peggiore dei casi rimarrà nei vostri ricordi come un'avventura unica e carismatica, ma se i vostri gusti sono simili ai miei, il Regno di Fagiolandia e i suoi coloratissimi abitanti scaveranno un solco indelebile nel vostro cuore.

I fagioli dorati

★ Tanto carisma nei dialoghi e nelle animazioni dei personaggi
★ Mondo fantastico da esplorare, variegato, originale e ricco di segreti
★ Battaglie veloci e divertenti
★ Musica orecchiabile, perfettamente adatta alle ambientazioni
★ Esteticamente delizioso, pulito e colorato
★ Longevo al punto giusto con un ritmo sostenuto
★ Seriamente, giocateci


30/30

Mario & Luigi: Superstar Saga è un'avventura memorabile. I personaggi, la storia, le ambientazioni, le battaglie, ogni singolo elemento del gioco è un concentrato di carisma e idee creative. Se cercate un RPG scorrevole e divertente, fate le valigie e decollate verso il Regno di Fagiolandia con il primo volo disponibile.

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