Donkey Kong 64 era un gioco 2.5D prima che lo sviluppo ricominciasse da capo

Un'intervista di Nintendo Life svela nuovi retroscena in casa Rare. Mark Stevenson, artista ed ex-membro dell'azienda inglese, racconta le difficoltà dietro lo sviluppo di un gioco ambizioso come Donkey Kong 64, noto per la grande quantità di luoghi e di collezionabili:

Era un'impresa mastodontica, un gioco immenso, una mole enorme di lavoro. Inoltre era stato in sviluppo per tre anni: se ne occupava il team dietro Donkey Kong Country 3, ma dopo circa 18 mesi lo sviluppo ricominciò da capo. Ci furono cambiamenti all'interno del team, i membri chiave (design e software) vennero sostituiti e il gioco passò da una formula 2.5D a una che rispecchiasse la struttura aperta di Mario e Banjo. L'idea originale di ricreare la formula di DKC, con tonnellate di livelli lineari "da A a B", non era semplicemente più fattibile dal punto di vista della produzione.

Ricominciare un progetto da zero dopo così tanto tempo non dev'essere una bella esperienza. La serie, comunque, sarebbe tornata alla formula originale undici anni dopo, con l'arrivo di Donkey Kong Country Returns nel 2010.

Fonte: Nintendo Life

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