Negli scorsi mesi, io (Storm) e Zackee abbiamo giocato a Mario & Luigi: Fraternauti alla carica insieme in live. Siamo grandissimi fan di Mario & Luigi, anzi, è proprio uno dei motivi che ci ha spinti a creare questo sito. Quindi, in questa recensione un po' speciale, leggerete l'opinione di entrambi!
Contesto obbligatorio. Negli anni '90 e 2000, gli RPG di Mario (Super Mario RPG, Paper Mario e Mario & Luigi) avevano la reputazione di essere tra i migliori giochi di Mario in assoluto. Non vendevano a palate, ma erano molto amati. Negli anni 2010, tolto il buon Dream Team, è venuto a mancare qualcosa: storie ridotte all'osso, ambientazioni noiose, pochi personaggi degni di nota, vendite sempre più in declino. AlphaDream, la casa di sviluppo di Mario & Luigi, è andata in bancarotta. La serie di Paper Mario è andata avanti, abbandonando però il genere RPG. Sembrava che a Nintendo non importasse più di questi giochi.
Poi è arrivata la svolta: nel 2023 Nintendo ha presentato i remake di Super Mario RPG e Paper Mario: Il Portale Millenario, due tra i titoli più iconici degli anni '90 e 2000. La qualità di queste riproposizioni non era affatto scontata, specialmente dopo i fallimenti dello scorso decennio, invece sono venute alla grande. Allora a Nintendo importava ancora qualcosa, dopotutto. I fan si chiedevano: ok, bei remake, ma vedremo mai dei nuovi Mario RPG con questa qualità?
Presto detto, la risposta è arrivata nel 2024 con Mario & Luigi: Fraternauti alla carica. Sviluppato da un team diverso, Acquire, con l'innesto di alcuni ex membri di AlphaDream, è un Mario RPG nuovo di zecca che fin dai primi trailer è apparso promettente dal punto di vista della storia, dei personaggi e del mondo di gioco. Avrà mantenuto le aspettative?
Una ritrovata ispirazione
Se nello scorso decennio i giochi sono stati blandi e poco ispirati, Fraternauti alla carica vira esattamente nella direzione opposta e scoppia di ispirazione e carisma.
La storia vede Mario e Luigi trasportati misteriosamente nel mondo dell'Elettria, una terra ricca di storia pregressa, popolata da una carinissima specie inedita. Qui facciamo la conoscenza di Presus, una simpatica creatura volante che fa da guida per Mario e Luigi, e Condina, un'adorabile bambina che ha la grande responsabilità di curare la crescita del Centralbero, la fonte di energia dell'intera Elettria. L'antagonista principale è il misterioso (e curiosamente sbadato) Skonnet, capo degli Skonnettieri, una sorta di Team Rocket che si impegna per ostacolare ogni passo di Mario e Luigi.
Questo è solo l'inizio, perché nel corso dell'avventura si aggiungeranno molte altre figure, sia buone che cattive. Acquire ci ha messo veramente il cuore in questo cast di personaggi.
L'opinione di Zackee
Il gioco ha davvero tanti dialoghi, ciò potrebbe scoraggiare chi cerca un gioco più leggero come erano, ad esempio, Superstar Saga o Fratelli nel Tempo. Tuttavia, con alcuni personaggi ti affezioni al punto da non farti pesare minimamente alcun momento passato con loro. Penso alla banda dei N.E.T.T.Y., quattro ragazzini (ognuno con la sua personalità unica, i suoi punti di forza e quelli di debolezza) che fanno di tutto per aiutare i due fratelli; a Ingenia, che potremmo definire come la "professoressa Strambic" dell'Elettria; persino alle tre comari che rimangono fisse sull'Isola Solcamari a spettegolare sui personaggi del mondo. I personaggi, da quelli chiave alle banali comparse, sono curati al punto da offrire intere centinaia di dialoghi esclusivi in base a dove ci si trova nel corso della storia. Va anche detto che non tutti sono usciti particolarmente bene. I due coniugi Alfreddo e Fiammetta ne sono un esempio lampante: il loro unico tratto caratteriale è quello di scambiarsi frasi smielate a vicenda ogni 18 secondi.
Il mondo dell'Elettria non sarà fuori di testa come Fagiolandia o il corpo di Bowser, ma neanche banale come le solite pianure del Regno dei Funghi trite e ritrite. L'hub centrale è l'Isola Solcamari, dalla quale si salpa verso isole grandi e piccine con carta nautica alla mano. Alcune delle mie aree preferite sono l'Isola Bensistà, un luogo pieno di impiegati che scorrazzano tra grattacieli imponenti, e l'Isola Lucciolo, un villaggio avvolto nella penombra che fa da teatro a un piccolo mistero. C'è un forte spirito avventuroso e marinaresco che permea tutto il gioco.
L'opinione di Zackee
La struttura del mondo di gioco mi ha ricordato tantissimo la stessa presente in Fratelli nel Tempo, di cui, purtroppo, non sono un gran fan. Nei Mario & Luigi ho sempre preferito un grande mondo interconnesso ad aree separate e raggiungibili da un hub centrale. Speravo che, man mano che si collegassero le isole, si sbloccassero anche collegamenti e strade alternative che consentissero al giocatore di avere queste isole direttamente raggiungibili tra loro, senza passare per la Solcamari. Insomma, speravo di vedere l'Elettria tornare il grande continente interconnesso, come ci dice Condina più volte nel corso della storia. Fortunatamente, almeno, le isole sono molto intricate e piene di segreti, l'esplorazione è molto più curata rispetto alla linearità che è stata proposta in altri titoli.
Degne di nota sono anche le animazioni dei due fratelli, più cartoonesche e fluide che mai.
Fraternauti alla carica ha il coraggio di avere un'identità tutta sua proponendo spunti originali e creativi, dai personaggi alle ambientazioni, rimanendo al contempo in linea con lo stile che abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni. Questo equilibrio perfetto è esattamente ciò che desideravo da un nuovo Mario RPG.
L'opinione di Zackee
E poi Mario e Luigi fanno la danza scemotta ogni volta che ricolleghi un'isola. Mai una volta ho desiderato saltare questa cutscene, è adorabileeee!
Gameplay familiare ma non troppo
Se non conoscete affatto la serie, partiamo dalle basi. Mario & Luigi è un RPG a turni in cui si gioca nei panni, appunto, di Mario e Luigi. Ciascun personaggio ha le sue statistiche, che crescono in base al livello e all'equipaggiamento, e diverse abilità per attaccare. C'è anche una componente d'azione: premendo i pulsanti giusti al momento giusto si possono infliggere più danni e schivare gli attacchi dei nemici. Poi ci sono delle abilità più potenti, chiamate Attacchi Fratelli, che consumano i punti fratelli.
Il gioco alterna le fasi di battaglia alle fasi d'esplorazione, impreziosite da elementi platform e puzzle. Insomma, è tutto ciò che ci si aspetta dalla formula di un buon Mario RPG, quindi non mi dilungherò troppo su ciò che la serie ha sempre fatto e che continua a fare bene.
C'è una novità orribile che ha spezzato il cuore di numerosi fan: adesso Luigi sceglie le mosse... col pulsante A invece che con B! Sacrilegio! Scherzi a parte, non lo trovo davvero importante, ho fatto pace con la mia muscle memory senza troppi problemi.
L'opinione di Zackee
Secondo me si sta troppo sottovalutando il "banale" cambiamento di un pulsante. Proprio perché è così banale, la cosa che più mi ha dato fastidio (presumo in particolare a me, che per anni mi sono abituato a usare Luigi col pulsante B durante le live su Twitch) è la totale assenza di un'opzione per consentire ai giocatori veterani di usare Luigi come lo si è sempre usato. È un po' lo stesso problema che ho avuto con Pikmin 4 e la mira automatica infilata a forza, senza la possibilità di poterla disattivare. Non stiamo parlando di intere funzioni da implementare, né di cambiare meccaniche di gameplay. Si tratta solo di inserire una banalissima opzione, possibile con poche righe di codice. L'assenza di queste cose è ciò che più mi dà fastidio. Aggiungo, inoltre, che questa "brillante" idea di far attaccare Luigi con A ha spaesato anche i giocatori neofiti: più di qualcuno si è lamentato del cambiare pulsante con Luigi tra la selezione dell'attacco e l'attacco stesso, non si è trattato quindi di un problema isolato a chi è cresciuto con questa serie.
Piuttosto è il comportamento di Luigi fuori dalle battaglie a lasciarmi un po' perplesso. Al contrario dei giochi precedenti i fratelli non si muovono più all'unisono, bensì Luigi segue Mario da lontano, in maniera approssimativa. È possibile impartire ordini a Luigi come se fosse un Pikmin: per esempio, rivolgendosi verso una cassa e premendo L, Luigi andrà a spaccarla. Il problema è che il raggio d'azione è così piccolo e Luigi è così lento che nella maggior parte dei casi conviene semplicemente spaccarla da soli. Inoltre lo stupido Pikm- cioè, Luigi può rimanere indietro, e se esce dall'inquadratura Mario deve fermarsi per aspettarlo. Non capita così spesso, ma l'impressione è che sia una feature pensata un po' a metà.
L'opinione di Zackee
Mario deve fermarsi ad aspettarlo? Hai descritto il caso migliore! Ci sono episodi in cui Mario TORNA INDIETRO per raggiungerlo, costringendoti a riaffrontare diverse sezioni platforming. Sono d'accordo anch'io che questa meccanica sia fatta un po' a metà. Sarebbe stato intrigante vedere Luigi in mano a un secondo giocatore in un'eventuale modalità co-op. Dopotutto siamo su Switch, la console co-op per eccellenza...
In battaglia, una meccanica inedita molto importante è quella delle spine sinergiche, mia croce e delizia. Sono degli strumenti speciali che si possono equipaggiare per ottenere bonus di vario tipo, come più potenza negli attacchi fratelli, la possibilità di estendere i danni ai nemici adiacenti e così via. C'è l'imbarazzo della scelta, ma c'è un limite al numero di spine equipaggiabili contemporaneamente, quindi bisogna fare delle scelte oculate in base alla situazione. Sulla carta è un'idea eccellente, che permette di adottare strategie diverse come le tessere di Paper Mario, adoro questa roba.
Ma c'è un inghippo: dopo pochi utilizzi le spine si scaricano, tornano nell'inventario e impiegano qualche turno per ricaricarsi. Può non sembrare un problema, se non fosse che si scaricano a battaglia in corso e bisogna entrare in un menu per sostituirle. Immaginate questa situazione: siete nel bel mezzo di un boss, ma un turno sì e uno no una spina si scarica, quindi dovete entrare nel menu e scorrere una lunga lista per sceglierne un'altra. Se siete come il mio caro amico Zackee sceglierete velocemente e tornerete a fare a cazzotti, ma se siete come me, che rifletto troppo su ogni piccola decisione, il ritmo ne risentirà tantissimo. Ammetto che il problema potrebbe essere stato amplificato dall'aver fatto tutto il gioco in live, quindi con l'ansia di annoiare gli spettatori, ma preferisco il sistema di Paper Mario che richiede una preparazione prima della battaglia piuttosto di una costante attenzione durante lo svolgimento di essa.
L'opinione di Zackee
Le spine, secondo me, offrono il battle system più stratificato della serie. Ci sono tantissime combinazioni in sinergia da sperimentare, e molteplici modi per volgere la battaglia a tuo favore o, come si suol dire, "rompere" il gioco. Mi sono divertito tantissimo a provare combinazioni su combinazioni per ottenere risultati sempre più forti per i due fratelli. Condivido però appieno la critica sulla gestione del menu e sulla scarica delle spine: non è tanto la presenza delle due cose in sé, quanto l'averle in contemporanea. Se avessimo dovuto preoccuparci esclusivamente della lunga lista durante l'esplorazione ed esclusivamente sulla scarica delle spine durante le battaglie, probabilmente questo sistema sarebbe risultato molto più leggero.
A proposito di battaglie, purtroppo è stato mantenuto un difetto di Paper Jam: al momento del level up non si può scegliere una statistica da aumentare. Sono rimasti i fagioli e le classi, che permettono di personalizzare le statistiche in altri modi, ma la crescita dei personaggi risulta comunque più guidata (e quindi meno stimolante) rispetto ai primi giochi della serie.
L'opinione di Zackee
Gli equipaggiamenti, almeno, sono molto più diversificati tra loro, c'è più modo di personalizzare i fratelli grazie ad essi. Preferirei comunque le statistiche da aumentare a ogni level up, assolutamente.
Una novità che ho apprezzato, invece, è la presenza di bivi nella storia. Nulla di importantissimo, ma alcune scelte possono avere un impatto permanente sulla trama e sul gameplay, come la presenza di un personaggio piuttosto di un altro nell'hub centrale. È piacevole vedere che le scelte nei dialoghi non sono solo per finta.
Divertimento in slow motion
Ora arriviamo a una nota dolente: Fraternauti ha un ritmo tutt'altro che perfetto.
L'avventura dura 40 ore se si ignorano le missioni opzionali. Io, che ho fatto tutte le missioni e ho finito il gioco al 100%, ne ho impiegate 60. Insomma, è abbastanza lungo, ma questa lunghezza non è sempre giustificata.
L'inizio è davvero lento, ci vogliono ore per sbloccare i primi attacchi fratelli e le spine sinergiche. Per intenderci, è come se nelle prime due ore di Pokémon si avessero a disposizione solo Azione e Morso. Poi il ritmo sale, ma non decolla mai del tutto. I momenti migliori sono diluiti da un eccesso di esposizione, filler e una mezza infinità di missioni secondarie opzionali.
L'opinione di Zackee
Penso che l'inizio così lento sia il peggior difetto del gioco. Le fasi iniziali rappresentano la prima impressione che ci viene offerta; il biglietto da visita, per così dire. Se un gioco si presenta male, è difficile che invogli a continuare a giocarci più a lungo. In una serie dai ritmi così frenetici non è normale impiegare quasi 10 ore per avere tutte le basi del sistema di battaglia. Più avanti il ritmo migliora, e anche se sono presenti diversi momenti filler, li ho apprezzati grazie al carisma dei personaggi. Come già detto sopra, però, il ritmo non decolla mai del tutto. Questo gioco l'ho trovato strutturato come se fosse un tipico JRPG, formula che non funziona assolutamente per un Mario & Luigi.
Tutto sommato mi sono divertito, sia chiaro. Ma santo cielo, quest'inizio... ho rigiocato tante volte Superstar Saga, Fratelli nel Tempo e Viaggio al centro di Bowser. Ho rigiocato un paio di volte Dream Team e persino Paper Jam. Ma questo Fraternauti, ora come ora, non appena penso a cosa devo affrontare i primi giorni di gioco, non ho un particolare desiderio di affrontarlo di nuovo.
Vi starete chiedendo, ma se le missioni secondarie sono opzionali qual è il problema? Il fatto è che alcune sono genuinamente meravigliose, mentre altre sono buttate lì solo per fare numero. A volte possono avere un inizio banale, salvo poi avere una conclusione sorprendente. Non si può intuire se una missione sarà bella o brutta prima di farla, quindi la soluzione è... farle tutte. Peggio ancora, alcune missioni si possono perdere permanentemente dopo certi eventi della storia (col dovuto preavviso), quindi c'è sempre questa "fear of missing out" che induce a interrompere la storia sul più bello per andare a consegnare una torta "dolcissima e opulenta" a qualche idiota nascosto da qualche parte.
L'opinione di Zackee
Non definirei un "non problema" il fatto che le missioni sono opzionali, in ogni caso. Risulta comunque un contenuto che può essere percepito come ripetitivo, e per i giocatori che ci tengono a puntare al 100% può risultare solo fastidioso. Nomino Yoshi's Crafted World solo per dare l'idea di come un gioco molto carino sia stato completamente rovinato sul lato del completismo. Non siamo minimamente a quei livelli, grazie al cielo, ma i contenuti diluiti si sentono.
Per spezzare una lancia a favore del ritmo di Fraternauti, i tutorial sono leggeri, al contrario di Dream Team. Questo gioco non ha bisogno di tante spiegazioni, e quando ci sono, sono fortunatamente concise. Anche se a dirla tutta avrei fatto a meno dei tutorial... in mezzo al boss finale.
Infine devo fare una nota sul comparto tecnico. Il framerate si aggira intorno ai 30 fps, e per "aggira" intendo che è davvero instabile, con momenti in cui si affaccia sui 40 e altri in cui scende a 20. Durante l'esplorazione è perdonabile, ma i picchi di lag durante gli attacchi dei nemici e i minigiochi che richiedono tempismo non ci volevano proprio. A proposito di attacchi, ho trovato alcune hitbox un po' imprecise, e non credo che sia solo una skill issue: giocando ad altri Mario RPG di recente non ho avuto questa impressione. Nel complesso sarebbe servita una mano di "polish" in più.
L'opinione di Zackee
Un piccolo aspetto che devo segnalare è che alcune persone hanno lamentato prestazioni veramente gravi di performance, ai livelli che "sembrava di guardare un PowerPoint". Sono stati casi piuttosto rari, ma questi casi hanno anche specificato che hanno sofferto questo problema esclusivamente con questo gioco.
Conclusione
★ Cast di personaggi adorabile
★ Un mondo nuovo davvero ispirato
★ Le battaglie sono sempre divertenti
★ Esplorazione molto ricca e intricata, tanti segreti
★ Meccanicamente robusto anche fuori dalle battaglie
★ Ritmo davvero discutibile
★ Performance ballerina
★ Luigi può essere fastidioso da gestire, soprattutto nell'esplorazione
★ È il primo Mario & Luigi senza Yoko Shimomura alla colonna sonora, e si sente
Amiamo questo gioco. C'è tanto "cuore", ci sono tanti bei momenti, e siamo certi che ripensandoci tra 10 anni avremo un botto di nostalgia così come tanti altri fan. Alla domanda "vale la pena comprarlo?" rispondiamo con un secco sì, è un viaggio unico che merita di essere provato. Ma è un viaggio un po' rocambolesco, che potrebbe mettere alla prova la pazienza dei giocatori, soprattutto nelle fasi iniziali. Detto questo, Mario e Luigi fanno un balletto e si abbracciano per celebrare il completamento di ogni area, guardateli, come si può non volergli bene?