Mario + Rabbids Sparks of Hope – Un mega riassunto delle anteprime

Manca poco meno di un mese all'uscita di Mario + Rabbids Sparks of Hope, il sequel del crossover strategico Mario + Rabbids Kingdom Battle, e il 21 settembre Ubisoft ha confermato che il processo di produzione del gioco è terminato. Il gioco pertanto è pronto alla pubblicazione prevista per il 20 ottobre 2022.


A seguito dell'annuncio, molti siti specializzati e content creator hanno potuto pubblicare le loro impressioni dopo aver provato un estratto del gioco. La demo permetteva di esplorare i primi due mondi di gioco, Spiaggia Luminosa e Passo Immacolato, in libertà, lasciando che i giocatori potessero affrontare sia scontri legati alla trama, che sfide secondarie. Dai video di gameplay pubblicati in rete e dagli articoli di analisi, sono venute fuori molte novità succose.

Il doppiaggio

La prima cosa che è saltata all'occhio, o meglio alle orecchie, di tutti è la presenza di dialoghi doppiati. In un'intervista a IGN, il director Davide Soliani ha dichiarato che ha spinto molto per far rivedere ad Ubisoft cosa i Rabbids potessero fare o non fare. Ai tempi di Kingdom Battle, infatti, si era ripromesso di non far mai urlare inconsultamente i Rabbids.

"Quando i Rabbid sono nati come videogioco [...] hanno rappresentato una bella sorpresa, erano carini [...] In seguito, però, non siamo riusciti a fare a meno di abusare di alcune loro caratteristiche. A un certo punto, probabilmente, la gente si è stufata di sentirli urlare. Una delle regole che ci siamo dati come team è stata: 'Ok, non devono mai, mai più urlare in Kingdom Battle', perché era assolutamente fastidioso per noi".

Davide Soliani (fonte: IGN Italia)

Inoltre, grazie ad un cavillo sul regolamento riguardo l'utilizzo e la recitazione dei Rabbids, ha fatto sì che almeno un Rabbid potesse esprimersi con frasi di senso compiuto: cantando.

 "Non dovevo ottenere solo la fiducia di Nintendo, ma anche quella di Ubisoft [...] Ubisoft mi ha detto: 'I Rabbid non parlano'. Era una regola. Ma non mi avevano mai detto che i Rabbid non avrebbero potuto cantare, così ho introdotto il Fantasma".

Davide Soliani (fonte: IGN Italia)

Proprio grazie al successo del personaggio di Tasma Fan che Soliani ha potuto finalmente infrangere del tutto la regola e far sì che Mario + Rabbids: Sparks of Hope diventasse il primo gioco con tutti i Rabbids in grado di parlare.

Sullivan il capotreno, mentre espone concetti complessi con frasi di senso compiuto.

Per la gioia di noi italiani, inoltre, il nuovo capitolo di Mario + Rabbids non sarà localizzato solo nei testi, ma si servirà di un doppiaggio totalmente in italiano. E per tutti coloro che se lo chiedono: sì, nel cast è presente anche Pietro Ubaldi.

Esplorazione

Passando ad argomenti meno di contorno, la prima novità che viene introdotta riguarda l'esplorazione. In Kingdom Battle, Mario, Beep-0 e i loro compagni si avventuravano in pochi, grandi mondi lineari strutturati come grandi corridoi in cui si alternavano campi di battaglia e puzzle ambientali.

Sparks of Hope abbandona totalmente questa struttura, presentando mondi più compatti ma esplorabili in libertà. L'ordine dei mondi (o meglio, dei pianeti) è prestabilito, così come la progressione generale della trama, ma per il resto è il giocatore a decidere cosa fare e quando. Ogni ambientazione presenta molte situazioni differenti, che spaziano tra battaglie, puzzle ambientali, sfide e richieste opzionali. Queste ultime ci vengono date dai vari PNG che popolano i mondi di gioco, un'altra novità che rende i mondi di gioco molto più vivi e vibranti, invogliando il giocatore ad interagire maggiormente con l'ambiente.

Spiaggia Luminosa, la prima location del gioco.

Gli enigmi ambientali, anziché essere localizzati in una "stanza" o in zone ristrette del mondo, sono spalmati per tutta la mappa, e incentivano ad esplorare con la massima attenzione per scovare ogni segreto, in cambio di premi di vario tipo. In generale, il feeling dell'esplorazione è molto simile a quello di un Mario 3D: ci si sposta da un pianeta all'altro come in Super Mario Galaxy, si esplorano piccoli microcosmi ricchi di varietà come in Super Mario Sunshine e 64, è possibile scegliere l'ordine degli obiettivi come in Super Mario 64 e Odyssey, e sempre come Super Mario Odyssey è possibile avere una visione più chiara dell'ambiente con una mappa che indica gli obiettivi principali.

Battaglie

Il fulcro di ogni strategico/tattico che si rispetti è il combattimento, e questo nuovo titolo sembra pronto alla sfida; la struttura è cambiata rispetto al predecessore, ma ha mantenuto alcuni degli elementi che lo hanno reso peculiare per il genere.

Il primo Mario + Rabbids prevedeva dei campi di battaglia integrati nel mondo di gioco, dove eroi e nemici si muovevano, a turno, in aree definite secondo una griglia quadrata. Ogni personaggio poteva muoversi quanto voleva all'interno della propria area di movimento, e poteva compiere alcune azioni che non lo costringevano a fermarsi, come saltare o scivolare sui nemici, rendendo dunque i combattimenti molto dinamici e immediati, rispetto ad altri esponenti del genere. Oltre al movimento, ogni personaggio poteva compiere altre due azioni: attaccare con una delle sue armi, e utilizzare una delle sue abilità.

Una battaglia in Mario + Rabbids Kingdom Battle.

Il nuovo Mario + Rabbids cambia un bel po' le carte in tavola. Innanzitutto, le battaglie non avvengono più nel mondo di gioco, ma scontrandosi con i nemici presenti nell'overworld avviene una transizione verso un campo di battaglia a sè stante e indipendente. Questo ha permesso ai game designer di creare battaglie in cui l'ambiente può modificarsi in maniera significativa senza risultare straniante per il giocatore. Questa separazione ben si sposa anche con la volontà di creare ambientazioni più aperte e liberamente esplorabili, poiché così il giocatore non è costretto a fare backtracking in grandi ambienti vuoti e pieni di ostacoli come poteva avvenire invece in Kingdom Battle.

Una seconda grande novità, particolarmente evidenziata sin dal primo trailer, è il nuovo sistema di movimento: il gioco infatti elimina qualunque griglia, rimpiazzando l'area di movimento dei personaggi con superfici circolari che indicano il raggio massimo di azione. All'interno di quest'area il personaggio può muoversi quanto vuole, fermarsi, eseguire alcune delle sue altre azioni a disposizioni, e riprendere il movimento, andando ad aumentare ancor di più la mobilità e le possibilità tattiche. Inoltre, il movimento in Kingdom Battle veniva deciso a priori, indicando sulla griglia il percorso, i personaggi con cui interagire e il punto di arrivo, e solo dopo il personaggio eseguiva il movimento; invece in Sparks of Hope si controllano i personaggi in tempo reale.

Un campo di battaglia, con l'area di movimento di Mario.

Dal titolo precedente, tornano le scivolate, attacchi "gratuiti" eseguibili su un numero di avversari limitato all'interno dell'area di movimento, e il Salto Team, la possibilità di usare un compagno come trampolino per spostarsi anche in verticale. Anche il Salto Team è stato rivisto per uniformarsi meglio al nuovo gameplay: se prima distanza, traiettoria e punto di atterraggio veniva selezionato in anticipo rispetto al movimento effettivo, ora il personaggio salta, si aggrappa a Beep-0 e può volare per un breve periodo di tempo nel quale può muoversi a piacimento e addirittura effettuare attacchi a mezz'aria.

Oltre al movimento ogni personaggio ha a disposizione due punti azione che può spendere per: attaccare con la propria arma, utilizzare un oggetto, utilizzare l'abilità unica del personaggio o utilizzare le abilità di uno dei due Spark che accompagnano il personaggio.

L'arsenale disponibile per ogni eroe è stato drasticamente ridimensionato e ora ognuno di essi ha a disposizione una singola arma, che migliora con l'aumentare di livello. Possiamo dire dunque addio alla ricerca dei progetti per nuove armi con effetti diversi, nonché alla scelta se attaccare con l'arma principale o la secondaria. Per compensare questa riduzione di possibilità ora le armi degli Eroi sono tutte differenti tra loro, il che rende ogni personaggio molto più specializzato in un determinato settore. Mario ha un doppio blaster, con cui si può scegliere se attaccare due avversari diversi o uno solo infliggendo il doppio del danno; Luigi ha un arco a lunga gittata, adatto per colpire sulla distanza; Peach ha un cannone sul suo parasole che spara a raggiera con media gittata; Rabbid Mario ha i guanti dell'infinito per potenti attacchi corpo a corpo; Rabbid Luigi ha un frisbee che colpisce a catena nemici vicini, similmente alle Banane Boomerang di Donkey Kong nel DLC Donkey Kong Adventure; Rabbid Peach spara dei piccoli missili a ricerca in grado di superare alcune coperture; Edge, l'inedita Rabbid dal nome decisamente ironico, combatte a corto e a medio raggio con una spada rotante; e infine Rabbid Rosalinda ha una minigun nascosta in un peluche a forma di Spark.

Mario, grazie ai suoi due nuovi blaster, può colpire due nemici differenti con un solo attacco.

Anche le abilità uniche di ogni eroe sono state snellite, e ora ognuno ha a disposizione una sola abilità contro le due del gioco precedente; ma non vi preoccupate, molti personaggi hanno ancora a disposizione il contrattacco che da sempre dà grandi soddisfazioni quando si creano i meravigliosi attacchi a catena. Mario, Luigi, Rabbid Mario e Edge condividono tutti un'abilità basata sul contrattacco, anche se ognuno con piccole differenze; Rabbid Peach cura tutti gli alleati in un'area delimitata; Peach assorbe parte dei danni di tutti i suoi compagni e Rabbid Rosalinda blocca per un turno tutti i nemici attorno a lei, similmente a quanto faceva Rabbid Cranky nel DLC del primo gioco.

Un'aggiunta tutta nuova al gameplay è la possibilità di utilizzare degli oggetti, come super funghi e blocchi POW. Questi oggetti possono essere ottenuti come premio o venduti da BOT-TEGAIO 9,99+IVA (il nome è meraviglioso), un nuovo personaggio che compare nei vari mondi e offre oggetti e cure in cambio di monete, ottenibili esplorando o come premio dopo una battaglia.

Rabbid Peach sta per utilizzare un Blocco Pow.

A rimpiazzare le armi secondarie, gli effetti aggiuntivi delle armi e le abilità in più ci sono gli Spark, i buffi (?) ibridi tra Sfavillotti e Rabbids. Queste creaturine stellari sono il motore della trama, ma anche, probabilmente, il cuore del nuovo sistema di battaglia. Proseguendo nella trama o risolvendo delle sfide aggiuntive si ottengono nuovi Spark, ognuno con un proprio potere. Alcuni Spark aumentano i danni alle armi, altri aggiungono effetti elementali ai colpi inflitti, altri ancora eseguono attacchi ad area, e infine altri forniscono dei bonus passivi all'Eroe. Ogni personaggio può "equipaggiare" fino ad un massimo di due Spark, e ogni membro del party può portare con sé qualunque Spark recuperato. Questo compensa la maggior specificità dei personaggi permettendo di sperimentare Spark diversi su eroi differenti, dando la possibilità di creare le combinazioni migliori per il giocatore e il tipo di battaglia da affrontare.

Alcuni Spark sono associati a degli elementi, con alcune novità e graditi ritorni: il fuoco infligge lo status bruciato, che infligge alcuni danni per un breve periodo di tempo e fa muovere in maniera semi-casuale il bersaglio; l'acqua fa saltare via i bersagli, similmente all'effetto rimbalzo del gioco precedente; il vento sposta in linea retta i bersagli, come faceva l'effetto spinta in Kingdom Battle; il veleno causa danni prolungati nel tempo e l'elettricità infligge danni al bersaglio e a tutti i nemici che sono abbastanza vicini per far propagare le scariche. Gli elementi sono molto importanti non solo per il tipo di effetto, ma perché ora i nemici hanno debolezze e resistenze specifiche, ed è importante che se ne tenga conto nella scelta iniziale per avere in mano la vittoria.

Rabbid Peach ha appena attivato il potere di Pirogeddon.

Esperienza e valute di gioco

Come è stato già anticipato, questo gioco prevede che ogni battaglia aumenti le capacità dei vari Eroi, introducendo l'esperienza. Man mano che l'esperienza aumenta, i personaggi aumentano di livello e i loro attacchi diventano sempre più efficaci. Non sono solo gli Eroi ad avere un livello, ma anche i nemici che infestano i mondi e le battaglie. Questo rende chiaro quali sono le battaglie che possono essere affrontate immediatamente e quali, invece, è meglio rimandare ad un secondo momento. Ad esempio, nel primo mondo, in un'area dove Eroi e buona parte delle sfide si attestano al livello 4-5, si trova una battaglia di livello 11 che risulta praticamente impossibile da affrontare all'inizio.

Oltre all'esperienza, proseguire nel gioco fa guadagnare anche altre valute. Ci sono le classiche monete, che possono essere spese per curare i personaggi nell'overworld o per comprare oggetti dal già citato BOT-TEGAIO, e chissà se possono avere anche altri utilizzi.

Ci sono poi le Astroschegge di Super Mario Galaxy e Galaxy 2, che come nei giochi sopracitati possono essere spese per nutrire gli Sfavillotti, qua possono essere usate per nutrire gli Spark e potenziarli; almeno nelle versioni di prova ogni Spark può raggiungere il livello 3 per essere completamente potenziato.

Lo skill tree di Mario.

Un altro tipo di valuta molto importante per poter far crescere i vari personaggi sono i Prismi Abilità, che possono essere spesi per sbloccare un potenziamento dell'albero delle abilità di ogni membro del party. Sparks of Hope ripropone un albero delle abilità per ogni personaggio, con cinque rami: salute, movimento, arma, tecnica, e uno misterioso che viene solo anticipato dall'interfaccia della versione di prova. La gestione dello skill tree è molto fluida e viene incontro al giocatore, permettendo di cambiare in ogni momento quali bonus attivare o meno, una volta sbloccati una prima volta.

Nella versione di prova vengono nominate un altro tipo di moneta, associate ai pianeti in cui vengono ottenute, ma non sembra chiara quale sia la loro funzione.

Bonus: Story Trailer

Mentre era in corso la stesura di questo articolo, è stato pubblicato uno story trailer del gioco. Nel corso del trailer alcune immagini sembrano suggerire che una teoria che circolava tra i fan potrebbe essere più plausibile del previsto: Cursa, la malvagia entità che fagocita i pianeti e prosciuga l'energia degli Spark, potrebbe essere... Rosalinda. Ovviamente, scopriremo se sarà veramente così solo il 20 ottobre.

Chi si nasconde veramente dietro Cursa?


Questi sono alcuni degli elementi mostrati che hanno suscitato il nostro interesse, ma quali sono invece i vostri? Fatecelo sapere!

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